Come realizzare un soppalco

In un appartamento con soffitto molto alto si può ricavare una stanza in più grazie a un soppalco. Ecco come fare, quali sono le norme che ne regolano le misure, quali sono i principali materiali da usare.

Negli appartamenti in palazzi storici (oggi difficilmente le pareti superano i 3 metri) ci sono soffitti altissimi che possono essere sfruttati per ingrandire lo spazio calpestabile aumentando lo spazio vivibile e il valore dell’immobile.

La soluzione ideale per soffitti alti è il soppalco: zone rialzate per sfruttare lo spazio in altezza, creando vere e proprie stanze in più. Sono tre i materiali principali per realizzarlo ma prima di progettarlo occorre conoscere le normative.

Le norme per costruire un soppalco

Le regole e le misure stabilite dalla legge per la realizzazione di un soppalco variano molto sia a livello regionale che comunale, con il Regolamento Edilizio e di Igiene del proprio Comune di residenza, ma in linea generale sono:

  • altezza minima del locale dove creare il soppalco: deve essere di almeno 430-440 cm; le altezze sopra e sotto il soppalco quindi non possono essere inferiori a 210 cm, soletta compresa
  • superficie soppalcata: non deve essere superiore a 1/3 della superficie del locale, ma può arrivare fino a metà della superficie del locale quando le altezze sopra e sotto il soppalco raggiungono i 220 cm
  • superficie finestrata: non deve essere inferiore a 1/8 della superficie del locale soppalcato documentazione del progetto.
  • altezza del parapetto: nel caso di soppalchi che si affacciano sul locale sottostante, che generalmente non deve essere inferiore a 1,10 metri.

Per questo prima di iniziare un progetto bisogna verificare se vi sono le condizioni per poter realizzare un soppalco. Il progetto va poi presentato all’Ufficio Tecnico del proprio Comune da parte di un professionista (ingegnere, architetto o geometra).
A lavori ultimati è necessario presentare documentazione all’Ufficio del Catasto, per l’aumento della superficie calpestabile e quindi della metratura.

Il soppalco in condominio

Per realizzare un soppalco nel proprio appartamento non è necessario chiedere l’autorizzazione all’assemblea condominiale. Per evitare successive contestazioni da parte dei condomini, è consigliabile depositare presso l’Amministratore la documentazione relativa ai permessi comunali ottenuti e la perizia del professionista chiamato in causa: se qualcuno vuole chiedere spiegazioni, sarà l’Amministratore a dover mostrare i documenti.

Per quanto riguarda invece le tabelle millesimali, occorre sapere due cose: se i millesimi sono calcolati in base ai metri quadrati dell’appartamento, il soppalco può comportare una modifica dei calcoli stessi; se invece i millesimi sono calcolati in base alla cubatura, di fatto il soppalco non comporta nessun cambiamento.

Nel progettare la scala e il parapetto è meglio scegliere materiali che siano in armonia con il soppalco.

I materiali per realizzare un soppalco

Un soppalco si può realizzare in tre modi principali, a seconda del materiale che si sceglie per resistenza, tempi di realizzazione e risultato estetico. Un soppalco può essere costruito in:

  • muratura
  • legno
  • metallo.

In qualunque modo sia realizzato il soppalco abitabile, questo deve presentare comunque una resistenza ai carichi non inferiore ai 200-250 chili per metro quadrato.

1. Soppalco in muratura

La struttura portante in questo tipo di soppalco risulta rigida, costituita da travi prefabbricate in cemento armato, tavelle di chiusura in laterizio e getto in calcestruzzo. I tempi di realizzazione di un soppalco in muratura sono di circa i 30 giorni e i costi abbastanza elevati.

I prezzi scendono e i tempi si accorciano se al posto delle travi si utilizzano putrelle metalliche.

Per quanto riguarda l’ancoraggio del soppalco, se le pareti in mattoni sono portanti e spesse almeno 45-50 cm, la struttura si può ancorare al muro per circa 20-30 cm, incassandovi le travi; se invece ci si ancora a un divisorio interno, bisogna creare dei pilastri verticali rinforzanti su cui appoggiare la struttura.

2, Soppalco in legno

Una soluzione più veloce ed economica è il soppalco interamente in legno.

La struttura è composta da una piattaforma di travi che possono essere in legno massiccio o in lamellare (quindi meno costoso ma resistente); la piattaforma può essere poi ancorata alle pareti oppure può poggiare su montanti verticali addossati al muro.

Sopra la piattaforma, per coprire le assi di legno grezze, è bene non posare materiali di rivestimento rigidi, come marmo o ceramica, perché appesantirebbero la struttura; meglio scegliere rivestimenti in leggeri listelli di legno.

3 . Soppalco in metallo

Per una soluzione strutturalmente ancora più leggera e dal design moderno, si può realizzare un soppalco in metallo. La struttura è costituita da elementi portanti in profilati d’acciaio o da elementi scatolari quadrati o rettangolari, collegati da saldature e bullonature.

Se il soppalco si àncora a pareti portanti di almeno 45 cm di spessore, si può murare la struttura principale, senza farla poggiare su pilastri a terra. Oppure, se i calcoli lo consentono, si può realizzare il soppalco sospeso, dove l’ancoraggio della struttura è integrato con tiranti fissati al soffitto.

Scale per il soppalco

Soggiorno con soppalco

Nella progettazione del soppalco è fondamentale calcolare lo spazio che occuperà la scala di accesso, necessaria per salire sul soppalco. Dalla forma e dal numero di gradini dipenderà l’ingombro totale della scala da scegliere in base a calcoli ben precisi che tengano conto delle misure e della eventuale presenza di porte e finestre.

Per limitare l’ingombro per accedere ai soppalchi si utilizza solitamente una scala a chiocciola, scale lineari con gradini sfalsati o scale retrattili.

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Autore:

Elena Liziero

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