Piano casa Puglia 2025

Il Piano Casa 2025 in Puglia (L.R. 36/2023) consente ristrutturazioni e ampliamenti edilizi, ecco le principali regole e tutte le novità.
In questo articolo parliamo di:

Con Piano Casa Puglia 2025 si indicano le norme che regolano il restauro degli immobili attraverso regolarizzazioni e facilitazioni per i proprietari. Si tratta della L.R. n. 36/2023 e successive modifiche che permettono ampliamenti e ristrutturazioni edilizie anche nel 2025.

Piano Casa Puglia e aumenti volumetrici

I Piani Casa a livello nazionale sono nati con lo scopo di promuovere il recupero del patrimonio edilizio limitando nuovo consumo di suolo, quasi ogni Regione ha poi promulgato misure più o meno restrittive.

In Puglia, la già citata Legge 36 del 2023 prevede che sulle zone residenziali si possa aumentare la volumetria di un immobile del 20% con un limite massimo di 300 metri cubi. Il Piano Casa Puglia consente inoltre un aumento del 35% della volumetria complessiva per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti in zone residenziali, ma con il vincolo che siano solo da destinare alla residenza e/o a usi legati alla residenza oppure agli stessi usi preesistenti.

Nelle zone rurali, invece, si possono aumentare le volumetrie del 20% con limite massimo di 200 metri cubi, ma non sono permessi cambi di destinazione d’uso. Per quanto riguarda le demolizioni e ricostruzioni, sempre nelle zone rurali, è possibile aumentare le volumetrie del 35%, anche in questo caso con un limite di 200 metri cubi.

Gli interventi di demolizione e ricostruzione possono usufruire degli aumenti volumetrici a condizione che l’edificio ricostruito acquisisca almeno il punteggio 3 nello strumento regionale di Valutazione della Sostenibilità Ambientale previsto dalla LR n. 13/2008 “Norme per l’abitare sostenibile”.

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Altre agevolazioni del Piano Casa Puglia

Il Piano Casa Puglia permette ai Comuni di applicare riduzioni o esenzioni dell’IMU e di altre imposte locali, oltre alla totale esenzione dal contributo di costruzione per chi realizza alloggi di edilizia residenziale sociale, a condizione che almeno il 35% sia destinato all’affitto a canoni agevolati.
Inoltre, stabilisce che i Comuni utilizzino il 15% degli introiti annuali provenienti dagli oneri di urbanizzazione e da specifiche sanzioni per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.

Il Piano Casa Puglia consente ampliamenti del 20% che nel caso di demolizione e ricostruzione arrivano al 35%. Dal 2024 c’è un aggiornamento con regole più restrittive per evitare contenziosi.

Aggiornamenti del Piano Casa Puglia al 2024 e 2025

Nel marzo 2024 il Consiglio Regionale della Puglia ha apportato delle modifiche al “Nuovo Piano Casa” della Puglia. Le novità sono state inserite nella Legge Regionale n. 13/2024 che aggiorna la L.R. 36/2023 per evitare criticità di costituzionalità. E’ stata confermata la proroga degli incentivi a ristrutturazioni, ampliamenti e regolarizzazioni edilizie, ma con regole più restrittive per renderle compatibili con il PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) e con le osservazioni del Ministero della Cultura.

La novità più rilevante riguarda l’esclusione degli edifici ancora in costruzione: gli incentivi del Piano Casa Puglia dal 2024 possono essere applicati soltanto a immobili già esistenti o completati, evitando così possibili distorsioni che si sarebbero tradotte in una sorta di “premio” per nuove volumetrie. Un altro cambiamento importante è il divieto di cumulare gli incentivi previsti dal Piano Casa con altri strumenti urbanistici comunali: ogni intervento dovrà quindi rispettare limiti più chiari, senza possibilità di sommare agevolazioni diverse.

Tutti gli interventi di ampliamento e ristrutturazione devono inoltre risultare pienamente compatibili con il PPTR, il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, così da assicurare una maggiore tutela del territorio. Sul fronte delle sanatorie edilizie.
Infine, la Legge pugliese ha cancellato la possibilità di regolarizzare abusi senza la cosiddetta “doppia conformità”. Questo significa che un’opera abusiva potrà essere sanata soltanto se risulta conforme sia alla normativa vigente al momento della sua realizzazione sia a quella in vigore quando si presenta la domanda di sanatoria.

Nel frattempo, a livello nazionale, è sopraggiunta la norma 105 del 2024 nota come Salva Casa ha modificato la doppia conformità, ma non l’ha abolita: ha introdotto una sanatoria semplificata per le difformità minori e le variazioni essenziali, che non richiedono più l’obbligo di doppia conformità classica. Se stai pensando di ristrutturare o ampliare la tua casa o mansarda in Puglia, è indispensabile affidarti a un tecnico qualificato, che saprà indicarti con precisione le norme a cui attenerti.

In sostanza, il Piano Casa pugliese resta in vigore anche per il 2025, ma con regole più rigide e orientate alla tutela del paesaggio e della legalità. L’obiettivo non è quello di bloccare le ristrutturazioni o gli ampliamenti, ma di garantire che avvengano in un quadro normativo più equilibrato, rispettoso dell’ambiente e delle esigenze delle comunità locali.

vista da vasistas
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