Una ex chiesa diventa un hotel con stanze mansardate

Stile tradizionale, gotico e rustico mixati con gusto in un hotel ricavato da una vecchia chiesa sconsacrata, con ampie vetrate e 8 stanze in mansarda.

Questa ristrutturazione, che ha portato una chiesa sconsacrata a diventare un hotel di design, è stata curata dallo studio di architettura inglese BOWWOW.

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La Cappella, nella magica città di Bruton, è diventata una struttura che comprende un ristorante con pasticceria, un negozio di vini e alcune camere da letto dal sapore rustico e familiare.

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L’intera struttura si compone di due edifici di quattro piani, uno dei quali è un ex edificio religioso, con numerose finestre a sesto acuto.

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L’auditorium della cappella è stato trasformato dai progettisti in un ristorante-bar con soppalco.

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La facciata in pietra calcarea locale risale probabilmente a un periodo storico diverso rispetto alla parte posteriore, come è evidente dal tipo diverso di finestre utilizzate.

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Il restauro è iniziato nel 2002 ed è stato portato avanti in più fasi, lungo un periodo di circa sei anni. Il proprietario, con l’aiuto dei progettisti, è stato in grado di dare una nuova vita alla struttura, tramutandola in un moderno ristorante con camere, caffetteria, punto di incontro e shopping.

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I progettisti hanno agito principalmente su due fronti: lo spazio e la luce. Gli ambienti sono definiti da linee pulite, gli arredi e i complementi hanno colori e tessuti naturali.

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L’edificio conta otto camere da letto, alcune tra le più suggestive sono state ricavate in soffitta.

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Particolare attenzione è stata data al sottotetto, uno spazio importante e caratteristico della ex chiesa, in cui è possibile godere di spazi luminosi e funzionali.

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Il soffitto inclinato della mansarda è sostenuto dalle vecchie travi di quercia che sembrano incorniciare gli ambienti.

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Altre stanze si affacciano su un giardino terrazzato privato e godono anch’esse di una buona luminosità.

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Le stanze sono essenziali e sono prive di mobili superflui, per lasciare spazio all’architettura, importante e capace di parlare da sola.

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I materiali utilizzati sono quasi tutti naturali: tra questi il legno di quercia, la pietra locale, il vetro e l’acciaio annerito.

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Nella grande sala dov’è collocato il ristorante lo spazio è caratterizzato da pareti bianche che culminano con una curva, posizionata all’altezza della galleria superiore. Alla semplicità della chiesa è stato affiancato un know-how tecnico, con una meticolosa attenzione ai dettagli.

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Nello stesso ambiente è presente una scala ellittica che congiunge le gallerie superiori affacciate sulla sala principale.

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©Photo: At the Chapel

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