Come creare un terrazzo sul tetto

All'ultimo piano di un condominio o in una casa indipendente è possibile ricavare una fantastica terrazza a tetto, per godere di una magnifica vista dall'alto. Ecco come fare.

Realizzare un terrazzo sul tetto è un intervento di ristrutturazione edilizia, rientra infatti nei lavori di revisione integrale dell’edificio esistente con variazione di forma, sagoma, volume, superficie e destinazione d’uso.

La ristrutturazione edilizia può essere autorizzata non solo con il Permesso di costruire, ma anche con una semplice Dichiarazione di Inizio Attività (DIA). Il Comune e la Regione possono però, sul proprio territorio di competenza, personalizzare la richiesta di autorizzazioni. Per approfondimenti, ecco le norme per aprire un terrazzo sul tetto.

Una volta approfondite le norme da rispettare, si può iniziare con il progetto. Un intervento di questo tipo deve essere pianificato nel dettaglio, sia per ottenere risultati migliori, sia per non gravare eccessivamente sull’utilizzo degli spazi sotto al tetto e al resto della casa.
E’ consigliabile programmare l’intervento in estate al fine di ridurre al massimo gli inconvenienti derivati da piogge, temporali e altre situazioni meteo avverse, più frequenti nelle stagioni fredde, limitabili con l’intervento di tetti provvisori.

Analogamente alla realizzazione di un’architettura più complessa, anche nel progetto di un nuovo terrazzo a tetto è meglio attuare un attento studio degli elementi principali del progetto:

  • gli obiettivi dell’intervento
  • il tempi di lavorazione
  • i materiali da usare.

In fase di programmazione del terrazzo a tetto bisogna fare un’attenta analisi anche dei materiali da destinarsi alla costruzione.

La scelta dei materiali è ampia: è bene adottare un approccio coordinato, per non perdere mai di vista l'armonia dell'insieme.

Isolamento

Applicare isolanti termici è necessario quando sotto al terrazzo vi sono stanze abitate, per limitare lo scambio di temperatura. Gli isolanti termici vanno applicati per primi, sotto lo strato di impermeabilizzazione che a sua volta sta sotto la pavimentazione.

Per isolanti termici in questo caso si intendono membrane o pannelli rigidi in polistirolo ad alta densità di spessore, 3 o 4 cm. Questi sono di solito applicati sopra una barriera al vapore, una pellicola di materiale plastico spessa 1,5 o 2 mm, posta a contatto con la soletta in cemento armato. Naturalmente la tipologia specifica dell’isolante termico da utilizzare va scelta in base alle prestazioni termiche e alla stabilità dimensionale, oltre che al carico da sopportare e alla sua compatibilità con l’impermeabilizzazione.


Impermeabilizzazione

Impermeabilizzare un terrazzo è d’obbligo per un motivo fondamentale: proteggere i piani inferiori dalle infiltrazioni d’acqua che si verificano soprattutto in corrispondenza dei raccordi tra i teli e le aperture di deflusso delle acque, dove le variazioni termiche e igrometriche possono provocare fessurazioni. Le infiltrazioni possono derivare da due casi specifici:

  • intemperie: sbalzi termici e pioggia
  • piante: arredano il terrazzo e vanno regolarmente bagnate.

Per ottenere un’impermeabilizzazione perfetta, prima della pavimentazione occorre applicare speciali manti sintetici che in genere si presentano come guaine formate da più teli sovrapposti in fibra di vetro bitumata.

Il pavimento

Il principale materiale da definire è quello della pavimentazione, per la quale potremmo scegliere tra numerosissime soluzioni, tra cui:

  • lastre in pietra: meglio se con una leggera bocciardatura per renderle ruvide, sono eleganti e facilmente lavabili, anche se sono più pesanti rispetto alla ceramica
  • piastrelle in gres porcellanato: indicate proprio per gli esterni, resistenti e facili da pulire, con peso ridotto e spessore minimo
  • lastre in cemento: facili da posare, economiche e resistenti, sono in cemento rifinite con ghiaia, granito o porfido e sono posate come pavimenti galleggianti. Per la posa infatti non è necessario preparare il sottofondo e sono rapidamente rimovibili in caso di manutenzione; inoltre possono essere posate anche sul vecchio pavimento esistente
  • legno da esterni: non si surriscalda al sole, viene trattato con appositi prodotti per resistere all’esterno.

Ognuna di queste soluzioni garantisce vantaggi e svantaggi in termini di prestazioni ed estetici, ma tutte garantiscono la necessaria tenuta e resistenza agli agenti atmosferici, alla pioggia e al vento.
Terrazzo

Il parapetto

I parapetti sono classificabili in vari modi:

  • balaustrate in pietra naturale e artificiale
  • ringhiere
  • parapetti di muratura o di calcestruzzo armato
  • parapetti di legno.

A livello legale, i parapetti devono avere delle caratteristiche obbligatorie, deducibili dal Decreto Ministeriale n° 236 del 14 giugno 1989:

  • per balconi e terrazzi il parapetto deve essere alto non meno di 100 cm e non può essere attraversato da una sfera di 10 cm di diametro
  • per permettere lo spostamento di persone e cose su balconi e terrazzi, si deve avere a disposizione uno spazio entro cui sia inscrivibile una circonferenza di almeno 140 cm di diametro.

Illuminazione

Il terrazzo è equiparabile a un ambiente interno della casa o a un piccolo portico aperto verso il cielo e verso il paesaggio circostante. Per questo motivo è possibile personalizzarlo con arredi e complementi adatti all’uso esterno, che ne estenderanno le possibilità di utilizzo. Tra questi si annovera certamente la presenza di un impianto di illuminazione, per vivere il terrazzo anche nelle ore serali e notturne.

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Autore:

Elena Liziero

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