Bonus mobili 2025 senza ristrutturazione? Requisiti e funzionamento

Scopri se puoi richiedere il Bonus mobili 2025 senza ristrutturazione, come funziona questo bonus e quali sono i requisiti.
In questo articolo parliamo di:

Il Bonus mobili è una vantaggiosa detrazione fiscale per chi vuole rinnovare l’arredamento di una mansarda. E’ un’agevolazione da prendere al volo: è in vigore solo fino al 31 dicembre 2025. Ecco quali sono le regole per ottenerla.

Bonus mobili senza ristrutturazione: è possibile?

Il Bonus mobili senza ristrutturazione, per come è stato progettato nel 2013 e prorogato nel corso degli anni, non è possibile. Tra i requisiti del Bonus mobili 2025 (ma anche negli anni precedenti) infatti è necessario che l’immobile per il quale si acquistano gli arredi sia oggetto di restauro con il Bonus ristrutturazioni. In sostanza il Bonus mobili non è una detrazione fiscale a sé stante che puoi ottenere semplicemente comprando un divano o una cucina, ma devi prima fare dei lavori di restauro, ottenere il Bonus ristrutturazioni e poi finalmente puoi detrarre le spese dei nuovi arredi destinati all’immobile oggetto di ristrutturazione.

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Bonus mobili 2025 per prima e seconda casa

Dal 2025 le principali detrazioni sulla casa, come il Bonus ristrutturazioni (a cui il Bonus mobili è legato) ma anche l‘Ecobonus e il Sismabonus hanno un nuovo sistema di aliquote. La percentuale più alta di detrazione, pari al 50% nel 2025, è prevista per questi incentivi fiscali solo per quelle che comunemente vengono chiamate “prime case”, che la legge definisce invece abitazioni principali: gli immobili in cui si ha la residenza e si vive abitualmente. Per tutte le case secondarie dette “seconde case” la percentuale di detrazione fiscale per i principali bonus legati ai lavori in casa nel 2025 è del 36%. Nel successivo biennio 2026/2027 resterà la distinzione tra case principali e secondarie, e le aliquote di detrazione si abbasseranno rispettivamente al 36% e al 30%. Il Bonus mobili 2025, pur essendo collegato al Bonus ristrutturazioni, non ha “ereditato” la doppia aliquota per cui resta al 50% per arredi e grandi elettrodomestici che andranno ad arredare sia case principali che secondarie.

Il Bonus mobili 2025 consente di detrarre il 50% delle spese per mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Cosa rientra nel bonus mobili 2025? Requisiti e detrazioni

Il Bonus mobili 2025 è una detrazione Irpef del 50% sulle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all’arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia. L’importo massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è di 5.000 euro. Questo significa che si può recuperare al massimo 2.500 euro in 10 quote annuali di pari importo. 

I requisiti necessari sono: aver eseguito lavori di ristrutturazione sull’immobile a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui si acquistano i beni, e poi effettuare l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici entro il 31 dicembre 2025. I pagamenti devono essere fatti esclusivamente tramite bonifico bancario o postale, o con carta di credito/debito.

Sono detraibili gli arredi per completare l’arredamento dell’immobile, i grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A per i forni, E per lavatrici e lavastoviglie, e F per frigoriferi e congelatori. In dettaglio sono agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze ma anche materassi e apparecchi di illuminazione (come lampade, lampadari) che completano l’arredo. Non rientrano in detrazione, invece, porte, pavimenti, tende e altri complementi d’arredo. Possono essere detratte le spese di trasporto e montaggio di arredi ed elettrodomestici.

Dopo gli acquisti, la documentazione relativa alle fatture e ai pagamenti va conservata e presentata in sede di dichiarazione dei redditi.

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Bonus mobili 2025: le ultime notizie e anticipazioni 2026

Il Bonus mobili 2025 forse sarà l’ultimo di una fortunata serie. Secondo le prime anticipazioni, dal 2026 sono previsti tagli su alcuni incentivi fiscali “minori” legati alla casa e purtroppo tra di essi pare proprio vi sia anche il Bonus mobili ed elettrodomestici. Meglio approfittare in questi ultimi mesi per arredare la mansarda ristrutturata. Dal prossimo anno sarà ancora possibile usufruire dei Bonus sulla casa come Bonus ristrutturazioni ed Ecobonus, ma a percentuali ridotte (del 36% per le case principali e del 30% per le secondarie) inoltre non sarà più attivo il Bonus mobili. Pare che nel 2026 non saranno più attivi anche altri Bonus come quello legato alle barriere architettoniche.

Domande frequenti sul Bonus mobili 2025

Chi ha diritto al Bonus mobili nel 2025?

Nel 2025 ha diritto al Bonus mobili chi ha svolto lavori di ristrutturazione edilizia dal primo gennaio 2024 e ha effettuato acquisti di mobili ed elettrodomestici nuovi per l’immobile restaurato entro il 31 dicembre 2025.


Come ottenere il Bonus mobili senza ristrutturazione?

Non si può ottenere il Bonus Mobili senza aver effettuato almeno un intervento di ristrutturazione edilizia che rientri nel Bonus ristrutturazioni al quale è collegato.


Che tipo di ristrutturazione bisogna fare per avere il Bonus mobili?

Per avere il Bonus mobili bisogna prima ottenere il Bonus ristrutturazione, e quindi è necessario realizzare interventi di recupero del patrimonio edilizio come ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo su singole abitazioni. Su parti comuni di condomini è ammessa anche la manutenzione ordinaria.


Cosa si può detrarre senza ristrutturazione?

Con il Bonus mobili, nulla, tutto è legato ad interventi di ristrutturazione. Nell’Ecobonus sono incentivabili anche interventi di efficientamento energetico come la sostituzione di infissi e serramenti, impianti di riscaldamento, installazione di pompe di calore, ecc.

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