Hai ancora un anno di tempo per poter usufruire della super vantaggiosa detrazione fiscale sui lavori edili di ristrutturazione con la percentuale del 50% e con il tetto massimo detraibile di 96mila euro. Dal 2025, e per gli anni a venire, questa detrazione è diventata strutturale, ciò significa che non scadrà, ma subirà un abbassamento sia dell’aliquota, al 36%, sia del tetto massimo di spesa detraibile, a 48mila euro, e una ulteriore stretta al 30% dal 2028.
Bonus ristrutturazione 2024: quali sono i lavori detraibili
I lavori sulle singole unità immobiliari per i quali spetta l’agevolazione fiscale al 50% anche nel 2024 sono i seguenti:
- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali (cioè su condomini)
- lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze.
Sono inoltre agevolabili:
- gli interventi sugli immobili danneggiati dalle calamità naturali
- l’eliminazione delle barriere architettoniche
- la prevenzione degli atti illeciti
- la cablatura e riduzione dell’inquinamento acustico
- la bonifica dall’amianto
- gli interventi anti-infortunio.
Sono infine detraibili:
- l’acquisto di box auto e posti auto pertinenziali (con una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per la loro costruzione)
- l’acquisto di immobili ristrutturati dall’impresa di costruzione (con una detrazione pari al 50% calcolata sul 25% del prezzo di vendita).
Non sono ammessi al beneficio fiscale delle detrazioni gli interventi di manutenzione ordinaria di case singole (ricordiamo che spettano solo per i lavori condominiali), a meno che non facciano parte di un intervento più vasto di ristrutturazione.
Un esempio di manutenzione straordinaria può essere la sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso. Puoi accedere al Bonus ristrutturazione anche facendo lavori di risanamento conservativo come l’adeguamento delle altezze dei solai o l’apertura di nuove finestre per esigenze di aerazione dei locali.
Per tutti i lavori che prevedono un aumento del risparmio energetico, è obbligatoria la comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.
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Scopri come funziona la detrazione del 50% per le ristrutturazioni, quali lavori sono previsti e come richiederla
Scarica subito la guida al Bonus ristrutturazioniChi può richiedere il Bonus ristrutturazione nel 2024
Anche nel 2024 possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio italiano, in dettaglio:
- i proprietari o i nudi proprietari dell’abitazione
- i titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- i locatari e comodatari
- i soci di cooperative
- gli imprenditori individuali (per gli immobili che non rientrano fra i beni strumentali o merce)
- coloro che producono redditi in forma associata (anche in questo caso per gli immobili che non rientrano fra i beni strumentali o merce).
Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture anche i coniugi, conviventi, componenti di unione civile, separati, ecc.
Può ottenere il Bonus ristrutturazione anche il futuro proprietario dell’abitazione in cui fa la riqualificazione, purché sia in possesso dell’immobile, esegua i lavori a suo carico e deve almeno aver registrato il contratto preliminare di compravendita (compromesso).
E’ possibile richiedere la detrazione anche se si eseguono i lavori in economia (in proprio, senza pagare professionisti esterni), ma solo limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati.
Il 2024 è l’ultimo anno in cui il Bonus ristrutturazione resterà al 50%, dal 2025 la percentuale di detrazione verrà ridotta al 36%.
In cosa consiste il Bonus ristrutturazione nel 2024
Innanzitutto bisogna pagare tutte le spese detraibili con strumenti “parlanti” tramite bonifico bancario o postale per agevolazione fiscale, da cui devono cioè risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. In seguito, il beneficio fiscale verrà restituito sotto forma di sconto Irpef in 10 rate annuali di pari importo.
![cucina](https://www.mansarda.it/wp-content/uploads/2021/04/cucina-600x900.jpg)
Bonus mobili legato al Bonus ristrutturazione 2024
Anche nel 2024 chi ristruttura la casa o mansarda potrà acquistare i mobili con l’agevolazione del 50%. In dettaglio, è possibile detrarre dall’Irpef in 10 rate annuali anche il 50% delle spese di mobili ed elettrodomestici di classe, almeno, A+ (A per i forni), ma solo se destinati all’arredamento dell’immobile oggetto di ristrutturazione edilizia. Il tetto massimo di spesa detraibile per il Bonus mobili nel 2024 è stato ridotto a 5.000 euro.
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Contatta un Consulente VELUXBonus ristrutturazione 2024: aliquote decrescenti fino al 30% dal 2028
Il DL 39 del 2024 ha rivisto ulteriormente in basso le percentuali e i limiti di spesa detraibili del Bonus ristrutturazioni per i prossimi anni.
Ecco cosa ha stabilito in breve:
- fino al 31 dicembre 2024 la detrazione è del 50% con limite massimo di spesa di 96.000 euro (detrazione massima: 48.000 euro);
- fino al 31 dicembre 2027 la detrazione è del 36% con limite massimo di spesa di 48.000 euro (detrazione massima: 17.280 euro);
- dal 1° gennaio 2028 la detrazione è del 30% con limite massimo di spesa di 48.000 euro (detrazione massima: 14.400 euro);
In sostanza, se hai intenzione di fare lavori in casa, è meglio approfittare il prima possibile di questo Bonus ristrutturazione.