Ristrutturare il sottotetto: quali sono i Bonus casa nel 2023 e come funzionano

Vuoi ristrutturare la tua mansarda nel 2023? Ci sono ottime notizie, sono stati prorogati ancora molti Bonus vantaggiosi per te. Eccoli.

Nel 2023 ci saranno ancora molte detrazioni fiscali convenienti se hai intenzione di ristrutturare la mansarda o cambiare le finestre per tetti. Ecco quali, a partire dal Superbonus.

Superbonus 2023 al 90%

Il Superbonus nel 2023 sarà al 90% sia per le case unifamiliari che per i condomini.

Superbonus 2023 per case singole

Per le case singole sembrava che il Bonus più generoso di sempre terminasse nel 2022, invece, a sorpresa, è di nuovo attivo per lavori dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 con alcune novità. La più rilevante è la percentuale di detrazione, non più al 110% ma comunque molto alta, al 90%. Un’altra novità è il fatto che si possono ripartire in 10 anni, anziché i precedenti 4 o 5, le rate dei crediti da Superbonus.

Infine nel 2023, per poter accedere al Superbonus per case unifamiliari, è stato introdotto il “quoziente familiare”.

Il reddito familiare complessivo non dovrà superare i 15 mila euro, come risultante dalla divisione del reddito familiare totale per un coefficiente calcolato in questo modo:

A) + 1 il contribuente

B) + 1 il coniuge o convivente

C) + 0,5 per ogni figlio o familiare a carico (es. con due figli si calcola 1)

Ad esempio una famiglia con due coniugi e due figli potrà accedere al Superbonus se il reddito familiare sarà uguale o inferiore a 45 mila euro perché i genitori insieme concorrono al quoziente per un valore di 2, i due figli di 0,5 ciascuno, in totale il coefficiente risulta 3. Il calcolo da fare è 45 mila euro diviso 3, risulta 15 mila euro, il limite massimo per questo tipo di famiglie per accedere al nuovo Superbonus per edifici unifamiliari.

Chi richiede la detrazione dovrà essere proprietario dell’unità immobiliare, non potranno accedere ai Superbonus 2023 i conduttori e i comodatari. 

Restano confermate le modalità per poter accedere al Superbonus 2023, devi infatti fare almeno uno di questi tre lavori principali detti trainanti:

  • lavori di isolamento termico che riguardino oltre il 25% delle superfici verticali, orizzontali ed inclinate, delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno o verso vani non riscaldati (compresi i lavori di isolamento del tetto)
  • interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti a pompa di calore
  • interventi antisismici (il vecchio Sismabonus).

Altro requisito confermato per ottenere i Superbonus: a conclusione dei lavori, nel complesso, si deve arrivare al miglioramento di almeno 2 classi energetiche.

Confermato anche il fatto che tutti gli altri lavori secondari (o trainati) di miglioramento energetico, svolti in contemporanea ad almeno uno dei principali (o trainanti), saranno elevati alla stessa percentuale del Superbonus, quindi al 90%. Se, ad esempio, insieme all’isolamento del sottotetto, sostituirai anche tutte le finestre per tetti, anche queste verranno detratte al 90%.

Superbonus 2023 condomini

Confermate le modalità di fruizione dei lavori trainanti e trainati (vedi paragrafo precedente), il Superbonus 2023 per condomini ed edifici da due a quattro unità familiari è stato ridotto al 90%. Solo gli IACP e alcuni tipi di Onlus specificati nel Decreto potranno usufruire del “vecchio” Superbonus al 110% fino al 31 dicembre 2023. Viene confermata la detrazione al 110% anche per le spese sostenute per quegli immobili che si trovano, ai sensi dell’art. 119 del DL Rilancio, nei Comuni colpiti da gravi eventi sismici dove sia stato dichiarato lo Stato di emergenza.

Il Governo ha previsto che per i lavori nei condomini la percentuale di detrazione dei Superbonus verrà gradualmente ridotta: al 90% nel 2023, al 70% fino al 31 dicembre 2024 e al 65% fino 31 dicembre 2025. Quindi meglio approfittare di fare i lavori nel 2023, anno in cui si potrà beneficiare del 90%.

Nel 2023 i Superbonus sono ancora attivi, se farai uno dei lavori principali e in contemporanea lavori secondari come la sostituzione delle finestre, detrarrai tutte le spese al 90%.

Bonus ristrutturazioni 2023

Uno tra i Bonus storici è quello che riguarda la ristrutturazione, ha la percentuale di detrazione al 50% ed è confermato sia nel 2023 che nel 2024.

Si tratta di una detrazione fiscale del 50% per lavori di:

  • manutenzione straordinaria e lavori di ristrutturazione edilizia su case residenziali (per esempio la ristrutturazione di un sottotetto)
  • manutenzione sia ordinaria che straordinaria, restauro e risanamento conservativo su parti comuni di condomini residenziali (ad esempio se recuperi il sottotetto condominiale).

Sono compresi nel Bonus ristrutturazioni anche altri lavori come:

  • il ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
  • l’acquisto di box auto pertinenziali
  • l’eliminazione di barriere architettoniche
  • gli interventi per prevenire furti (allarmi, ecc)
  • la bonifica dell’amianto
  • la messa in sicurezza contro infortuni.

Il limite di spesa detraibile è 96mila euro. La sostituzione delle finestre per tetti rientra perfettamente nel Bonus ristrutturazioni anche per stanze non riscaldate come il sottotetto, l’importante è che l’immobile sia a destinazione residenziale.

La detrazione Irpef del 50% per il Bonus ristrutturazioni anche nel 2023 prevede che ti verrà restituita in 10 rate annuali.

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Bonus mobili 2023

Anche nel 2023 è stato confermato il vantaggioso Bonus mobili, che è vincolato al Bonus ristrutturazioni. Se decidi di ristrutturare la tua mansarda, anche l’arredamento sarà detraibile. In dettaglio, il Bonus mobili 2023 prevede una detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, ma solo se destinati all’arredo di immobili oggetto di lavori di ristrutturazione. Il tetto di spesa detraibile è di 8.000 euro.

bonus mobili

Ecobonus 2023

Vuoi fare interventi di riqualificazione energetica nella tua mansarda ma non rientri nel super Ecobonus? Per te c’è l’Ecobonus classico, prorogato fino al 31 dicembre 2024. E’ una detrazione fiscale fino al 50% o pari al 65%, a seconda del tipo di lavori, in entrambi i casi ti verrà erogata in dieci rate annuali di pari importo.

Per accedere all’Ecobonus 2023, sono incentivati al 65%:

  • gli interventi di riqualificazione energetica globale
  • i lavori di isolamento edilizio
  • l’installazione di pannelli solari
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione in classe A e sistemi di termoregolazione evoluti
  • la sostituzione di scaldacqua tradizionali con pompa di calore
  • l’acquisto e posa in opera di micro–cogeneratori.

Nell’Ecobonus 2023 sono incentivate fino al 50%:

  • la sostituzione delle finestre, infissi e schermature solari
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione in classe A.

A differenza del Bonus ristrutturazioni, puoi ottenere l’Ecobonus solo in stanze riscaldate (ad esempio puoi usufruirne se sostituisci le finestre per tetti in una mansarda già con impianto di riscaldamento). L’Ecobonus, a differenza del Bonus ristrutturazioni, consente di usufruire della detrazione anche per lavori negli immobili a destinazione commerciale, come uffici e negozi.

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Sismabonus 2023

Il Sismabonus sarà utilizzabile non solo nel 2023 ma anche fino al 31 dicembre 2024. E’ una detrazione fiscale per gli interventi di messa in sicurezza statica degli edifici. E’ utilizzabile in quasi tutta Italia, sono escluse solo pochissime zone senza rischio, classificate con valore 4. Per le zone a rischio 1, 2, e 3, il Sismabonus è valido non solo per gli interventi di consolidamento pesanti ma anche per tutti gli interventi locali che migliorano la stabilità dell’edificio.

Questa detrazione ha aliquote diverse per tipo di immobile e a seconda delle classi di rischio sismico migliorate. Se fai lavori di miglioramento sismico della tua casa puoi usufruire del Sismabonus: la percentuale di detrazione è del 70% se diminuisci di una classe di rischio, sale a 80% se diminuisci di due classi di rischio. Per le parti comuni di edifici condominiali le percentuali vanno elevate rispettivamente al 75% e 85%, dipende se migliori di una o due classi di rischio.

Bonus verde 2023

Il Bonus verde è una detrazione fiscale al 36% delle spese sostenute per gli interventi sulle aree verdi degli edifici privati, sono compresi i giardini nei terrazzi e i tetti verdi. Si tratta di una detrazione ripartita in 10 quote annuali di pari importo su una spesa massima di 5.000 euro per unità immobiliare. Anche il Bonus verde scade il 31 dicembre 2024.

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Autore:

Elena Liziero
Realizzazione

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