Ecobonus 2024: a chi è rivolto, quali lavori puoi detrarre, quanto risparmi

Vuoi ristrutturare casa? Approfitta dell'Ecobonus 2024, ora è tornato ad essere uno tra gli incentivi fiscali più convenienti nel settore edile.

Ora che i Superbonus per le case singole non sono più attivi, nel 2024 è tornato ad essere super richiesto il “vecchio” Ecobonus, con percentuali di detrazione tra il 50% ed il 65%, a seconda del tipo di lavori. Se hai deciso di ristrutturare il tuo sottotetto o hai acquistato una mansarda da restaurare, ecco come approfittare di uno tra gli incentivi attualmente più convenienti sulla casa.

Come funziona l’Ecobonus 2024?

L’Ecobonus è nato come beneficio fiscale per premiare tutti i lavori in casa che hanno l’obiettivo di migliorarne in modo misurabile l’efficienza energetica. Come ricordavamo nell’introduzione, essendo scaduta per le case singole la sua versione “vitaminizzata” super Ecobonus, ora è rimasta attiva la forma classica “Ecobonus”, che è in vigore fino al 31 dicembre 2024.

In breve, l’Ecobonus permette una detrazione dalla tua imposta totale, IRPEF o IRES, che può essere del 50% o del 65% a seconda del tipo di lavori in casa che farai. Tale detrazione ti verrà corrisposta in dieci rate annuali di pari importo. Una tra le condizioni principali per poter accedere all’Ecobonus è che le stanze su cui effettui i lavori abbiano già un impianto fisso di riscaldamento funzionante (se ad esempio recuperi un sottotetto non riscaldato, non puoi usufruire di questa detrazione ma del Bonus ristrutturazione).

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Quali lavori puoi detrarre con l’Ecobonus al 65%?

Iniziamo con i lavori che sono detratti con la percentuale più alta:

  • riqualificazione complessiva di edifici esistenti che devono raggiungere un fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione invernale inferiore ai valori indicati nelle tabelle dell’Allegato A del Decreto Ministeriale 11 marzo 2008 (aggiornato dal DM 26 gennaio 2010)
  • isolamento termico dell’involucro edilizio (come ad esempio l’applicazione di un rivestimento a cappotto o l’isolamento del tetto)
  • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
  • acquisto, installazione e attivazione di sistemi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione
  • sostituzione di impianti tradizionali con l’installazione di:
    – scaldacqua a pompa di calore al posto di quelli tradizionali
    – generatori ibridi
    – impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza pari alla classe A con l’aggiunta di sistemi di termoregolazione avanzati
    – micro-cogeneratori al posto di impianti esistenti, purché l’intervento determini risparmio di energia primaria pari al 20%.

I lavori per i quali è possibile ottenere una detrazione fino al 50% con l’Ecobonus

Ecco i lavori per i quali la detrazione Ecobonus è prevista fino al 50%:

  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A.
  • acquisto e installazione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

L’Ecobonus è applicabile alla ristrutturazione di immobili sia residenziali che commerciali, purché le aree oggetto dei lavori siano già equipaggiate con un impianto fisso di riscaldamento.

Se sostituisci le tue vecchie finestre per tetti con altre di nuove, più belle e performanti, grazie all’Ecobonus le acquisterai con una detrazione fino al 50%, pagandole circa la metà.

Sostituzione delle finestre e massimali detraibili con l’Ecobonus

Per la sostituzione degli infissi, dal 2020 sono stati introdotti dei massimali di spesa ammissibili per l’Ecobonus, che variano a seconda della zona climatica e della dimensione della finestra. Nel 2022 i limiti di spesa sono stati aggiornati.

Per le zone climatiche più miti – A, B e C – il limite attuale di spesa detraibile per l’Ecobonus è di 660€ a metro quadro (dimensioni del foro finestra) e aumenta a 780€ se c’è una chiusura oscurante, come una persiana o una tapparella. Per le zone climatiche più fredde – D, E ed F – i massimali di spesa sono di 780€ a mq per il serramento, 900€ a mq se è inclusa anche la chiusura oscurante.

La spesa della manodopera non rientra nel tetto massimo così come gli accessori per la corretta posa: raccordi, controtelaio, cornice isolante, collare impermeabilizzante, barriera vapore, finitura interna ecc. quindi sono sempre incentivabili al 50%, senza tetti massimi di spesa.

luce sul soppalco

Ecobonus in condominio

Se abiti in condominio, le percentuali di detrazione dell’Ecobonus sono più alte.

Ai lavori svolti sulle parti comuni di edifici condominiali (ad esempio l’isolamento a cappotto) è prevista una detrazione del 70% nel caso interessino più del 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio (praticamente la stessa percentuale dell’attuale super Ecobonus). Possono ottenere una detrazione ancora maggiore, del 75%, se migliorano la prestazione energetica invernale ed estiva almeno pari alla qualità media prevista dal DM 26 giugno 2015.

Eco-Sismabonus 2023 in condominio

Sono previsti incentivi ancora più alti (e decisamente più convenienti dell’attuale super Ecobonus) per i lavori sulle parti comuni degli edifici condominiali situati nelle zone sismiche più a rischio (1, 2 e 3) che hanno il doppio obiettivo di ridurre il rischio sismico e di migliorare le prestazioni energetiche.

A questi lavori viene riconosciuta una detrazione dell’80% se ottengono il passaggio a una classe di rischio inferiore, e dell’85% in caso di miglioramento di due classi di rischio.

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Super Ecobonus 2024 al 70% solo per i condomini

Per completezza parliamo ora di quel che resta del super Ecobonus nel 2024, molto depotenziato rispetto alla formula iniziale, tanto da diventare praticamente equiparabile all’Ecobonus classico. Attualmente, nel 2024, il super Ecobonus è attivo solo per i lavori nelle parti comuni di condomini e ha la percentuale di detrazione al 70%.

Restano invariati i lavori principali o trainanti che servono per accedere al super Ecobonus, essi sono:

  • lavori di isolamento termico dell’edificio, compreso il tetto, che riguardino oltre il 25% della superficie (tutti gli interventi di coibentazione del tetto sono trainanti)
  • interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Resta confermato il fatto che per ottenere il super Ecobonus devi migliorare di due classi energetiche l’edificio su cui svolgi la riqualificazione.
Se il tuo condominio rientra nel super Ecobonus al 70%, anche altri lavori di miglioramento delle prestazione energetiche possono essere detratti al 70%. Non è più possibile fare la cessione del credito né lo sconto in fattura ma solo la detrazione Irpef, per questo motivo da quest’anno si presume ci sia un crollo della richiesta di questo tipo di bonus.

Unica eccezione, il super Ecobonus resterà attivo nella formula originale del 110% solo nelle aree terremotate per la ristrutturazione di edifici danneggiati dal sisma. Nelle aree terremotate non si applica né la riduzione graduale dell’aliquota (nel 2024 è al 70% nel resto d’Italia) né il divieto di sconto in fattura e cessione del credito per i lavori iniziati dopo il 16 febbraio 2023.

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Data:

Autore:

Elena Liziero
camera in mansarda
Realizzazione

Cascina Borgofrancone, un agriturismo sulle rive del lago di Como

Cascina Borgofrancone è un'azienda agrituristica a Gera Lario con spazi verdi e zone relax, ottimo punto di partenza per attività all'aria aperta.

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