Creare un nuovo bagno in mansarda: permessi e incentivi

Vuoi creare un bagno in mansarda? La tua casa acquisterà valore e comfort. Ecco quali sono le norme da seguire e gli incentivi da cogliere al volo.

Creare un bagno in più in casa senza dover traslocare è un’ottima idea per poter migliorare la qualità della vita nella tua abitazione. I bagni in mansarda sono molto suggestivi, inoltre, se la tua Legge regionale per il recupero dei sottotetti lo prevede, ti è consentita l’abitabilità anche se l’altezza media e minima sono ridotte.

Iniziamo subito cercando di capire quali sono le caratteristiche che deve avere il tuo sottotetto per diventare un bellissimo e confortevole bagno mansardato.

Altezze medie e minime per bagno in mansarda

Per realizzare il tuo nuovissimo bagno mansardato devi innanzitutto tenere conto di due misure:

  • l’altezza media ponderale del bagno: considerato un locale di servizio, per essere abitabile, deve essere almeno di 2,4 metri (ben inferiore ai 2,7 metri richiesti per le altre stanze)
  • l’altezza minima: la norma nazionale prevede per i bagni in mansarda un’altezza media di 1,50 m.


Devi inoltre informarti su cosa prevede la Legge per il recupero dei sottotetti della tua Regione: si tratta di un regolamento ad hoc locale che prevede altezze medie e minime che possono differire dai valori nazionali sopra citati.

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Rapporto aeroilluminante e finestre nel bagno in mansarda

Una delle caratteristiche più utili e apprezzate in un bagno è la presenza di una finestra, utilissima per la luce, per arieggiare ed evitare eccessiva umidità. Inoltre, c’è una normativa a livello nazionale che fissa dei valori minimi di luce naturale anche nei sottotetti per renderli abitabili. Il Decreto Ministeriale 5 luglio 1975, infatti, stabilisce che: “per ciascun locale d’abitazione, l’ampiezza della finestra deve essere proporzionata in modo da assicurare un valore di fattore luce diurna medio non inferiore al 2 per cento, e comunque la superficie finestrata apribile non dovrà essere inferiore a 1/8 della superficie del pavimento”.

Anche in questo caso, le Leggi regionali per il recupero dei sottotetti hanno valori diversi, anche molto inferiori, ma una ricerca del prof. Federico Butera del Politecnico di Milano ha dimostrato che viene considerato luminoso un ambiente con FmLD superiore al 4%. Se è il Fattore luminoso è inferiore, la stanza, anche se a norma, appare buia e otticamente sembra più piccola.

Per realizzare il tuo bagno in mansarda puoi richiedere la Scia, la Cila o il Permesso di costruire, però chiedi sempre ad un esperto la redazione del documento adatto ai tuoi lavori.

Permesso di costruire per il tuo bagno in mansarda

La realizzazione di un bagno in mansarda è un’opera di manutenzione straordinaria (Art.3 lettera b) del Testo Unico dell’Edilizia, sono tre i possibili permessi tra i quali far rientrare i lavori:

  • Manutenzione straordinaria di opere interne non riguardanti le parti strutturali, per le quali è sufficiente richiedere al Comune la CILA, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata. È un titolo abilitativo che non comporta oneri di spesa comunali.
  • Manutenzione straordinaria di opere interne riguardanti le parti strutturali. In questo caso, mettendo mano alle parti strutturali dell’edificio (ad esempio, se è necessario installare un lucernario, un abbaino o una finestra), non è più sufficiente una CILA ma l’intervento ricade nell’ambito della SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
  • In altri casi, o per interventi di grandi dimensioni o per regolamenti edilizi che lo richiedono espressamente, creare un bagno in mansarda ricade nell’ambito del Permesso di Costruire che comporta nella maggior parte dei casi oneri di costruzione da pagare al Comune.

Per scegliere il titolo abilitativo giusto, chiedi la consulenza ad un professionista esperto, per non incorrere in spiacevoli inconvenienti come quelli oggetto della recente sentenza del Consiglio di Stato che verteva proprio su di un errato permesso di costruire per la realizzazione di un soppalco con bagno.

Il tuo futuro bagno in mansarda deve infine sottostare ai requisiti di urbanizzazione primaria, ossia deve avere il collegamento con acqua, gas, luce e fognature. La bella notizia è che tutti questi lavori possono essere incentivati con il Bonus ristrutturazioni, e puoi risparmiare fino al 50%.

Bonus ristrutturazioni al 50% per creare un bagno mansardato

Anche nel 2023 (e fino al 31 dicembre 2024) puoi detrarre fiscalmente le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia e manutenzione straordinaria e ordinaria, su un tetto massimo pari a 96.000 euro di spesa. 

Nel dettaglio, puoi detrarre:

  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali (cioè su condomini)
  • lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze.

I lavori di realizzazione di un bagno in mansarda rientrano pienamente nel bonus, sia in condominio che in casa singola, essendo considerati lavori di manutenzione straordinaria.

Puoi accedere al Bonus ristrutturazione anche facendo lavori come l’adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di nuove finestre. Il Bonus ristrutturazioni è valido solo in abitazioni a destinazione residenziale, non commerciale, ma può essere richiesto anche per stanze non riscaldate, come un sottotetto.

Il metodo “classico” per ottenere il Bonus ristrutturazione resta quella della detrazione Irpef, divisa in 10 rate annuali di pari importo. 

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Bonus mobili per il bagno in mansarda

Un altro dei vantaggi del Bonus ristrutturazione è il collegato Bonus mobili. Se vuoi creare un bagno in mansarda, puoi arredarlo a metà prezzo. Puoi infatti ottenere uno sconto del 50% sui mobili ed elettrodomestici di classe, almeno, A+ (A per i forni), destinati all’arredamento dell’immobile oggetto di ristrutturazione edilizia (in questo caso, il bagno in mansarda). La Legge di Bilancio prevede che il tetto massimo di spesa detraibile per il Bonus mobili nel 2023 sia di 8.000 euro. Anche in questo caso la detrazione viene corrisposta tramite uno sconto fiscale in 10 rate annuali di pari importo.

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Data:

Autore:

Elena Liziero
lavanderia
Realizzazione

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